GARGNANO e TIGNALE (PARCO REGIONALE DELL’ ALTO GARDA BRESCIANO, Provincia di Brescia, BS, LOMBARDIA) 27 GENNAIO / 28 GENNAIO / 29 GENNAIO 2023
Gargnano e Tignale sono due piccoli comuni della provincia di Brescia, che si affacciano sul Lago di Garda. Gargnano è situato molto vicino alla riva; Tignale è posto in altitudine. Manerba del Garda è una cittadina che sorge direttamente sulla riva del Lago di Garda — (IN CAMPER) —
INDICAZIONI STRADALI Gargnano si trova sulla sponda occidentale del Lago di Garda e si raggiunge dalla Statale SS45bis (da qui si sale verso Navazzo, località da cui siamo partiti per il trekking). Tignale si raggiunge percorrendo la stessa Statale SS45bis e poi salendo da “Piovere”. Manerba del Garda si trova tra Desenzano del Garda e Salò. A Gargnano, Navazzo, Tignale e Manerba abbiamo parcheggiato su asfalto, lungo la strada, e in parcheggi non a pagamento.
27 GENNAIO 2023 Lago di Valvestino e Monte Praa da Navazzo
Lunghissimo percorso che, partendo da Navazzo (sopra Gargnano), porta al Lago di Valvestino e al Monte Praa. Il Lago di Valvestino è una diga artificiale della Valle di Vesta, una valle considerata come una delle zone più selvagge della Lombardia. Il Monte Praa è una delle vette che circondano il Lago di Valvestino… dalla sua vetta il panorama rimane però “chiuso” dagli alberi.
CARATTERISTICHE il mio pecorso di oggi (primo giorno) è così composto : partenza da Navazzo – Bocchella di Dusina – Diga del Lago di Valvestino – ponte sul lago (versante a destra della diga) – località Casali – Pasiona di sotto e di sopra – Baita Prada – Monte Praa – località Ronchel – località Casali – Lago e diga di Valvestino – strada provinciale di Valvestino – ritorno a Navazzo
ALTITUDINE DI PARTENZA 470 m (Navazzo) ALTITUDINE MASSIMA 995 m (Monte Praa) DISLIVELLO 850 m (solo in salita e contando i saliscendi) DIFFICOLTA’ media (difficile per la lunghezza) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 29 km circa (tutto il percorso, andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso non presenta particolari difficoltà, a parte la lunghezza (molto molto lungo!). (P.S. il Lago di Valvestino può essere raggiunto anche in macchina).
Inizia un weekend lungo al Lago di Garda! Oggi siamo a Gargnano e ci portiamo al principio di Navazzo, una frazione di Gargnano (470 m). Da qui, su sentiero abbastanza ampio e comodo, arriviamo alla Bocchella di Dusina (700 m). Da qui il sentiero è in discesa e meno comodo fino ad un piccolo ruscello (450 m) che indica il tratto finale prima di raggiungere la Diga del Lago di Valvestino (500 m). Il lago è molto bello e caratterizzato da pareti rocciose uniche e particolari; ne percorriamo il versante a destra della diga e, dopo il ponte su lago e il panorama sui resti che “affiorano dal lago”, iniziamo a salire sul versante a destra… direzione Monte Praa (c’ è un cartello che lo indica). Arriviamo alla località Casali (700 m) ma qui, per seguire i cartelli che indicano di andare dritto, ci sfugge una direttissima a sinistra, che è piuttosto ripida ma ci avrebbe fatto risparmiare tanti e lunghissimi tornanti! Dopo questo percorso che sembra non finire mai, eccoci alla Baita Praa e al prima cima del Monte Praa (980 m) con parziale vista sul Lago di Garda. Poco distante la vetta vera e propria del Monte Praa (995 m) ma con panorama chiuso dagli alberi. Iniziamo la discesa, lungo lo stesso percorso della salita, ma intercettiamo la direttissima che, in breve, ci porta di nuovo alla località Casali (700 m) e poi al Lago di Valvestino e alla sua diga (500 m). Qui decidiamo di seguire la strada provinciale che, su asfalto, ci porta fino a Navazzo (470 m). Percorso lunghissimo… ma una giornata davvero soddisfacente!
LAGO DI VALVESTINO…. qualche curiosità
Il Lago di Valvestino è un lago artificiale che appartiene alla Valle di Vesta, all’ interno della Foresta Gardesana Occidentale, considerata una delle zone più selvagge non solo del Parco Alto Garda Bresciano ma di tutta la Lombardia. Per questo motivo ha ricevuto il riconoscimento di “wilderness”.
Quando il livello dell’ acqua è basso, emergono dal lago i resti di quella che un tempo era la “Dogana di Lignago”, una antica dogana che regolava il passaggio di persone e merci dall’ Impero Austro-Ungarico fino alla Prima Guerra Mondiale. Si tratta di resti in pietra e muratura, ben visibili nella parte superiore del lago.
Qualche numero : creato dalla costruzione della diga di Ponte Cola sul torrente Toscolano nel 1962. Ha una superficie di 1, 38 kmq e una profondità massima di 38 m.
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 2 tappe, in modo che la descrizione e le immagini risultino chiare e complete. Buona visione. Consiglio : cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : da Navazzo al Lago di Valvestino











Seconda tappa : dal Lago di Valvestino al Monte Praa









Primo giorno di trekking “lago e monti”… un trekking lungo, lunghissimo ma soddisfacente, molto soddisfacente… ma non finisce qui…
28 GENNAIO 2023 Rifugio Cima Piemp, Dosso Piemp e Santuario di Montecastello da Tignale
Tignale è un piccolo comune costituito da diverse frazioni posto ad un’ altitudine di circa 500 metri. Da qui si raggiunge il Rifugio Cima Piemp, un rifugio con ampio panorama sul Lago di Garda. Il Dosso Piemp è una vetta formata da due cime : una con la croce e molto panoramica e una senza croce con un panorama chiuso però dagli alberi. Il Santuario di Montecastello è un bellissimo santuario con vista stupenda sul Lago di Garda.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (secondo giorno del weekend) è così composto : partenza da Tignale (frazione Oldesio) – parte nord di Tignale – percorso “delle grotte” – Rifugio Cima Piemp – Dosso dell’ Asino e Cima di Traval (pochi metri dalla vetta di entrambe) – Dosso Piemp – percorso “delle grotte” – parte nord di Tignale – percorso verso il santuario – Santuario di Montecastello – belvedere Al Fil – ritorno alla frazione Oldesio
ALTITUDINE DI PARTENZA 490 m (Oldesio di Tignale) ALTITUDINE MASSIMA 1220 m (Dosso Piemp) DISLIVELLO 950 m (solo in salita e contando i saliscendi) DIFFICOLTA’ media (difficile per la lunghezza) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 24 km circa (tutto il percorso andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso non presenta particolari difficoltà, a parte la lunghezza.
Secondo giorno del weekend… siamo a Tignale (frazione Oldesio) (490 m) e da qui partiamo per portarci nella parte più alta di Tignale dove parte il percorso che, con un alterarsi tra tratti ampi e comodi e tratti più stretti e ripidi, ci porta al primo e bellissimo belvedere… piccola pausa e poi riprendiamo il cammino fino al Rifugio Cima Piemp (1160 m). (P.S. lungo il percorso ci sono anche delle grotte scavate nella roccia). Al rifugio mangiamo il panino con una strepitosa vista sul Lago di Garda. Poi proseguiamo verso il Dosso dell’ Asino e la Cima Traval ma rimaniamo a qualche decina di metri dalla loro vetta perché non esiste un sentiero e sarebbe solo un “ravanage” tra foglie e terra per raggiungerle. Torniamo invece nei pressi del rifugio e saliamo sul Dosso Piemp, con la sua prima Cima con la Croce (panorama stupendo!) e la vetta vera e propria (panorama chiuso dagli alberi) (1215 m). E adesso “attacchiamo” la discesa, lungo lo stesso percorso della salita ma a Tignale, parte alta, (550 m) decidiamo di raggiungere anche il Santuario di Montecastello (650 m)… bellissimo e con un panorama splendido sul Lago di Garda, anche dalla panchina gigante lì vicina. Scendiamo ancora… sosta al belvedere Al Fil e poi eccoci di ritorno alla frazione Oldesio di Tignale (490 m). Giornata bellissima in un ambiente vario e con innumerevoli panorami di una bellezza sorprendente!
SANTURIO DI MONTECASTELLO
E’ il Santuario di Tignale, dedicato alla Madonna (Santuario della Madonna di Montecastello). Sorge su un promontorio roccioso con strepitosa vista sul Lago di Garda. Nel corso dei secoli ha subito restauri e ristrutturazioni che oggi lo fanno apparire come un luogo curato e tenuto in buone condizioni. Ha un’ apertura stagionale (in inverno rimane chiuso). E’ chiamato anche Santuario della Madonna della Stella, per una leggenda risalente alla fine del 1200.
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso la giornata in 3 tappe in modo che la descrizione e le immagini risultino chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : da Tignale al Rifugio Cima Piemp












Seconda tappa : Dosso Piemp e discesa








Terza tappa : Santuario di Montecastello e belvedere Al Fil












Secondo giorno di trekking “lago e monti”… un rifugio, una vetta, un santuario e quei panorami unici e stupendi che, dall’ alto, rendono il lago ancora più affascinante… ma non finisce qui…
29 GENNAIO 2023 Manerba del Garda… Isola di san Biagio, Cima della Rocca, Cima Sasso e scogliera rocciosa
Manerba del Garda è una cittadina che si affaccia sul Lago di Garda. Davanti sorge la piccola e caratteristica Isola di San Biagio alla quale si accede camminando lungo una stretta passerella di sassi bianchi che “emerge” direttamente dal lago stesso. La Punta della Rocca è uno sperone roccioso “a picco sul lago”… sulla vetta è posta una grande croce. Nei pressi della Rocca si trova un breve percorso archeologico che presente i resti di un lontano passato. La Cima del Sasso si trova a poca distanza dalla Rocca e da lì parte una scogliera rocciosa “a picco verticale” sul lago.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (terzo giorno) è così composto : partenza da Manerba sul Garda – Isola di san Biagio – spiaggetta sotto la Rocca – Quadrivio della Piana – Punta della Rocca – percorso archeologico – Quadrivio della Piana – Cima Sasso – scogliera panoramica – Cima Sasso – Quadrivio della Piana – ritorno a Manerba del Garda
ALTITUDINE DI PARTENZA 60 m (Manerba del Garda) ALTITUDINI 220 m (Punta della Rocca) 160 m (Cima del Sasso) DISLIVELLO 300 m (solo in salita e contando i saliscendi) DIFFICOLTA’ facile (media solo la salita alla Punta della Rocca, cartello “escursionisti esperti”) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 15 km circa (tutto il percorso andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI il percorso in riva al lago è molto facile e adatto a tutti. La salita alla Punta della Rocca, dal Quadrivio della Piana, è impegnativa (un cartello all’ inizio riporta “solo escursionisti esperti”). La salita alla Cima Sasso è facile. Il percorso lungo la scogliera è facile (alcuni tratti esposti!)
Terzo giorno al Lago di Garda. Oggi siamo a Manerba del Garda (65 m) e, al mattino, raggiungiamo la riva del lago e camminiamo fino a trovarci davanti alla piccola Isola di San Biagio… scopriamo, con meraviglia, che una passerella di sassolini bianchi che sembrano emergere dal lago stesso collega l’isola alla terraferma! La percorriamo ed eccoci su questa bellissima isola… spiagge di pietra bianca che creano piccole “piscine e pozze di acqua naturali”, panorami infiniti e una piccolo promontorio roccioso. Bellissimo!! Lasciamo l’ Isola di San Biagio e ci portiamo sulla spiaggetta direttamente sotto la Rocca di Manerba, dove mangiamo il panino. Seguendo po il percorso definito “breve” raggiungiamo il Quadrivio della Piana (120 m)… a destra (percorso “escursionisti esperti”) si sale alla Punta della Rocca con la croce, a sinistra si sale alla Cima Sasso. Iniziamo a salire alla Rocca di Manerba… il percorso è ripido, disconnesso e con tratti esposti. Eccoci alla Croce della Rocca (220 m)… panorama splendido! Dall’ altra parte della croce inizia il “percorso archeologico” con resti risalenti al medioevo e all’ epoca romana. Scendiamo poi al Quadrivio della Piana (120 m) e saliamo anche alla Cima Sasso (160 m) e qui una piacevolissima scoperta! Dalla Cima Sasso parte un percorso che costeggia una scogliera “a picco verticale” sul lago… favolosa! La percorriamo tutta, fermandoci continuamente per le foto! Torniamo poi alla Cima Sasso (160 m), al Quadrivio della Piana (120 m) e, infine, in riva al lago (60 m). Salutiamo il Lago di Garda e torniamo al parcheggio. Giornata fantastica che concude un fanatastico lungo weekend.
PERCORSO ARCHEOLOGICO… qualche informazione
La Rocca di Manerba è il punto più alto del Parco Naturale Archeologico della Rocca-Sasso, un ambiente molto interessante dal punto di vista storico-naturalistico e suggestivo. La Rocca di Manerba prende il nome da una fortificazione medioevale, di cui si distinguono 3 circuiti di mura di difesa (il più interno racchiude la torre principale). Poco distante dalla sommità con la croce, si possono vedere i resti della cinta muraria: Nell’ area tra la croce e i lago si trovano anche i resti di un antico tempio (risalente ad un’ epoca più lontana) dedicato a Minerva e i resti un’ antica villa.
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 3 tappe in modo che la descrizione e le immagini risultino chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : Manerba del Garda e Isola di san Biagio












Seconda tappa : Punta della Rocca di Manerba e percorso archeologico












Terza tappa : Cima Sasso e scogliera “a picco sul lago”












3 giorni… 3 fantastici giorni… quasi 70 km di percorsi e oltre 2300 m dislivello. Ma 3 giorni intensi e ricchi dei innumerevoli doni della natura, così belli che, a volte, 2 occhi non bastano per ammirarli.