Prealpi Bresciane Corna Trentapassi e Piramidi di Zone

PREALPI BRESCIANE, VAL TROMPIA (Provincia di Brescia, Lombardia) 3 OTTOBRE 2021

UN PO’ DI GEOGRAFIA le Prealpi Bresciane sono un gruppo di montagne che appartengono alla provincia di Brescia. Corna Trentapassi è una montagna di modesta altitudine ma dal panorama grandioso sul Lago d’ Iseo; è costituita dal 3 vette (2 anticime e una vetta principale), collegate in cresta tra loro e in cresta anche con altre montagne vicine. Si trova in Val Trompia e segna il confine tra la Val Trompia e l’ inizio della Val Camonica. Si raggiunge da Zone, cittadina della provincia di Brescia, dove si trovano anche le Piramidi di Zone che sono delle conformazioni molto caratteristiche del territorio, dalla forma e dalla storia uniche e molto interessanti.

INDICAZIONI STRADALI dalla provinciale che costeggia il versante orientale del Lago d’ Iseo, seguire per “Zone”. Arrivati a Zone, ci sono diverse possibilità di parcheggio da cui partire; noi siamo partiti dalla fine della Via Marcolano, dove è presente un piccolo parcheggio riservato proprio agli escursionisti che vogliono salire a Corna Trentapassi (come riporta anche un cartello all’ ingresso del parcheggio, che è su erba e non è a pagamento). Poi ci siamo spostati in macchina per raggiugere 2 diversi punti panoramici per ammirare le Piramidi di Zone.

Il mio PERCORSO di OGGI è costituito da 2 DIVERSI PERCORSI : il primo percorso sale verso CORNA TRENTAPASSI; il secondo percorso (mini-percorso) raggiunge 2 punti panoramici per ammirare le PIRAMIDI di ZONE.

CARATTERISTICHE del primo percorso : partenza da Zone, Cascina Coloreto, Forcella Occidentale Trentapassi, Anticima Est Corna Trentapassi, Corna Trentapassi, Anticima Est Corna Treentapassi, Forcella Occidentale Trentapassi, Cascina Coloreto, ritorno a Zone.

CARATTERISTICHE del secondo percorso : partenza da Zone (parcheggio sterrato lungo la strada che porta a Zone e parcheggio all’ interno della cittadina di Zone) – semplice camminata per raggiungere diversi belvedere da cui ammirare le Piramidi di Zone e il Lago d’ Iseo.

ALTITUDINE DI PARTENZA 710 m (parcheggio di Zone) ALTITUDINI 1192 m (Anticima Est Corna Trentapassi) 1244 m (Corna Trentapassi) DISLIVELLO 550 m circa (solo in salita) DIFFICOLTA’ facile fino alla Forcella Occidentale Trentapassi; media la salita/discesa all’ Anticima Est e a Corna Trentapassi (per la ripidità e le condizioni del percorso, che presenta passaggi su rocce, roccette e sassi bagnati dalla pioggia e, quindi, scivolosi) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 7 km circa (tutto il percorso, andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale). (P.S… relativo al primo percorso di oggi).

CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Il primo percorso di oggi è facile fino alla Forcella Occidentale Trentapassi (ampia e comoda mulattiera con tratti in cemento e tratti su terreno/pietra); dalla Forcella diventa di difficoltà media perché il sentiero si restringe, aumenta la pendenza/ ripidità e si sale su rocce, roccette e sassi, che, con la pioggia come oggi, risultano lisci e scivolosi! Il secondo percorso di oggi è molto facile; infatti prevede una breve e semplice camminata che raggiunge vari punti panoramici per ammirare le Piramidi di Zone.

Anche questo fine settimana il tempo non è bello e piove un po’ dappertutto. Dopo alcune consultazioni di meteo e webcam, decidiamo di andare in Val Trompia, una valle che conosciamo poco ma molto bella e interessante. Arriviamo a Zone e qui lasciamo la macchina nel parcheggio alla fine della Via Marcolano (710 m), da dove inizia il percorso più breve e diretto per salire a Corna Trentapassi. Iniziamo a salire e… inizia a piovere. Si tratta solo di una pioggerella fine e sottile, quindi proseguiamo su ampia e comoda mulattiera fina alla Cascina Coloreto e poi alla Forcella Occidentale Trentapassi (964 m) (P.S. viste le condizioni del tempo, noi abbiamo sempre seguito la mulattiera principale; è possibile variare il percorso per ampliarlo o procedere su tratti in cresta, anche verso altre vette vicine). Dalla Forcella Occidentale Trentapassi il sentiero si restringe e aumenta la ripidità e la pendenza; inoltre la pioggia ha bagnato e reso scivolose le pietre e le roccette! Saliamo con molta attenzione e raggiungiamo l’ Anticima Est Corna Trentapassi (1192 m) ma rimaniamo ai piedi (ci saliremo al ritorno) e proseguiamo subito verso Corna Trentapassi, già visibile! Ancora qualche passaggio su rocce e roccette ripido e… siamo sulla vetta di Corna Trentapassi (1244 m)! Il panorama sul Lago d’ Iseo è immenso e superlativo… ma oggi purtroppo la nebbia e le nuvole ne coprono una buona parte… in alcuni momenti quasi tutto! Qualche foto, senza fermarci troppo… non sta più piovigginando ma le nuvole sono ancora basse e minacciose. Saliamo anche sull’ Anticima Est Corna Trentapassi (1192 m) e poi ci prepariamo a scendere. La discesa è resa più difficoltosa dalla pioggia che ha bagnato le pietre e le roccette… proseguiamo lentamente e con molta prudenza e attenzione. Ci fermiamo solo ad un belvedere per una veloce pausa pranzo e poi giù… fino alla Forcella Occidentale Trentapassi (964 m). Da qui arriviamo ad intercettare la mulattiera dell’ andata e quindi il percorso diventa molto più facile. Passiamo di nuovo davanti alla Cascina Coloreto e poi raggiungiamo il parcheggio della nostra auto (710 m). Visto che è ancora presto, decidiamo di raggiugere in macchina alcuni punti panoramici per ammirare le Piramidi di Zone. Lungo la strada che sale a Zone, parcheggiamo su una piccola sterrata e, in breve (poche decine di metri) siamo al “primo punto panoramico”… qualche foto e poi di nuovo in macchina. Torniamo a Zone e parcheggiamo al centro della cittadina e da lì seguiamo un breve e semplice percorso che ci porta ad un “secondo punto panoramico” e poi ad un belvedere sulle Piramidi e sul Lago d’ Iseo… tra nebbia e nuvole! Tra la pioggia sottile e fine che, un po’ sì e un po’ no, ci ha accompagnato per buona parte della giornata, raggiungiamo la nostra macchina e torniamo a casa. Nonostante il brutto tempo un gran bel percorso, soddisfacente e molto interessante!

CURIOSITA’…. perché si chiama “Corna Trentapassi”? Da dove deriva questo “singolare nome”?

Il nome deriva dal dialetto bresciano “tre tapasch” che fa riferimento alle 3 vette che formano la montagna Corna Trentapassi. “Tre tapasch” è stato poi tradotto in italiano (in maniera non esattamente precisa) ed è diventato “Trentapassi”.

Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata e di entrambi i percorsi. Ho diviso il percorso totale in 4 tappe, in modo che la descrizione e le immagini risultino più chiare e complete. Buona visione. (P.S se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita).

Prima tappa : salita passando per la Cascina Coloreto e la Forcella Occidentale Trentapassi

Seconda tappa : Anticima Est Corna Trentapassi e Corna Trentapassi

Terza tappa : discesa, salendo prima all’ Anticima Est Corna Trentapassi e poi lungo lo stesso percorso dell’ andata

Prima di ammirare le PIRAMIDI di ZONE, è interessante conoscere qualcosa in più riguardo queste particolari e uniche “formazioni naturali”, davvero molto caratteristiche.

ORIGINI il fenomeno delle Piramidi di Zone ha origine grazie all’ erosione delle acque “meteoriche e dilavanti” su un deposito morenico e all’ azione di protezione esercitata dai massi più grossi. L’ acqua meteorica contiene sempre anidride carbonica e, di conseguenza, all’ azione fisica si aggiunge anche l’ azione chimica.

PROCESSO DI FORMAZIONE delle Piramidi di Zone 1) il ghiacciaio accumula detriti vari (terriccio, sassi e massi di diversa dimensione) portati via dal fondovalle e li deposita in una grossa conca (la conca dove attualmente sorge la cittadina di Zone); 2) quando il ghiacciaio si ritira, lascia un deposito morenico (argilloso e ghiaioso) intervallato anche da grossi massi di roccia; 3) i successivi e continui processi erosivi, ad opera soprattutto dell’ acqua, scavano il deposito morenico, isolando le pietre più grandi, sotto le quali si formano le cosiddette “piramidi erosive”.

COME SI PRESENTANO le Piramidi di Zone rappresentano un fenomeno raro che sembra “nascere” direttamente dai pendii che scendono verso il Lago d’ Iseo. Si presentano come tanti “pinnacoli” di terra coperti da grossi massi che esercitano un’ azione protettiva (quasi come un ombrello o un grosso cappello) sul materiale sottostante. Questi “cappelli” sono costituiti da arenaria rossa e possono raggiungere il diametro di 6 metri; invece l ‘altezza delle Piramidi varia dai 10 ai 30 metri circa.

Quarta tappa : ed ecco qui le Piramidi di Zone…. dai diversi “punti panoramici”

A volte bisogna guardare il panorama al di là della realtà… sconfinando nel campo sempre vivo e attivo dell’ immaginazione…. magari con l’ aiuto di quelle poche ma significative immagini ricavate a fatica dalla nebbia e dalle nuvole.