VAL VEDDASCA (provincia di Varese, LOMBARDIA) 30 GENNAIO 2021
UN PO’ DI GEOGRAFIA la Val Veddasca è una valle della provincia di Varese e del Canton Ticino, solcata dal torrente Giona. Si trova a nord di Luino, nella parte più settentrionale della provincia di Varese. Il percorso ad anello che raggiunge il Monte Sirti, il Monte Corbaro (o Sasso Corbaro) e il Monte Covreto si sviluppa nella prima parte (salita) lungo un percorso con diversi tratti in “cresta” e nella seconda parte (discesa) prevede il passaggio per Monterecchio, un piccolo e carinissimo abitato di poche case.
INDICAZIONI STRADALI dalla città di Luino (a nord di Varese), continuare fino a Maccagno e poi a Musignano. Da Musignano seguire per “Lago D’ Elio” (o Lago di Delio) e “Passo della Forcora”. All’ ultimo bivio seguire per “Passo della Forcora” (dalla parte opposta si raggiunge il Lago d’ Elio). Il Passo della Forcora dispone di un parcheggio piuttosto ampio, dove è possibile lasciare la macchina.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi è un “giro ad anello” che parte dal Passo della Forcora, raggiunge il Monte Sirti, il Monte Corbaro (o Sasso Corbaro), il Monte Covreto; poi torna sul Monte Corbaro e prosegue verso il piccolo abitato di Monterecchio, da dove si torna al Passo della Forcora.
ALTITUDINE DI PARTENZA 1190 m (Passo della Forcora) ALTITUDINE MASSIMA 1595 m (Monte Covreto) DISLIVELLO 400 m – ci sono 3 perdite di quota/con successivo riguadagno in salita per un totale di 150 m circa che portano il dislivello complessivo a 550 m solo in salita DIFFICOLTA’ medio/facile la prima parte dell’ anello, fino al Monte Covreto e parte della discesa fino al bivio per Monterecchio – facile la discesa da Monterecchio al Passo della Forcora LUNGHEZZA DEL PERCORSO 11 km circa (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo circa il 10% al conteggio finale).
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso presenta diversi tratti ripidi nella salita/e poi discesa al Monte Sirti e al Monte Corbaro (o Sasso Corbaro); il resto del percorso è facile e non presenta particolari difficoltà.
Dopo diverse settimane di “stop forzato”… torniamo in montagna! Dovendo rimanere in regione (Lombardia) decidiamo di raggiungere una valle che abbiamo frequentato poco… la Val Veddasca. Arriviamo al Passo della Forcora, dove parcheggiamo la macchina e raggiungiamo la piccola chiesetta del Passo della Forcora (1190 m). Tenendo la chiesetta alle spalle, si deve salire sul pendio di destra. Quasi subito il percorso si fa abbastanza ripido, ma mai eccessivamente e la neve è della consistenza giusta per procedere tranquillamente con le ciaspole. Mantenendo sempre la ripidità costante, si arriva così alla prima vetta di oggi, il Monte Sirti (1340 m), dal quale si ha un bellissimo panorama. Piccola sosta per le foto e poi si riprende. Il percorso è a tratti ancora ripido e a tratti più pianeggiante, fino ad arrivare al Passo Fontanarossa (1394 m)… da qui si intravede il piccolo abitato di Monterecchio, da quale passeremo al ritorno. Invece adesso proseguiamo dritti verso il Monte Corbaro (o Sasso Corbaro). Il percorso diventa piuttosto ripido e, in alcuni tratti, bisogna procedere a zig-zag, cercando anche di seguire la traccia, che a volte risulta debole o coperta dalla neve più fresca… attenzione soprattutto ai tratti più esposti! Arriviamo così alla seconda vetta di oggi… il Monte Corbaro (o Sasso Corbaro) (1545 m) con la sua bellissima croce di vetta. Il panorama, anche se coperto da un tempo in peggioramento, si manifesta subito in tutta la sua bellezza… un’ alternanza di cime, vette, pendii e una visuale stupenda sul Lago Maggiore! Comincia a tirare anche il vento… veloce pausa pranzo e poi ci dirigiamo anche verso il Monte Covreto. Una prima discesa e una successiva salita (meno ripida di quello che sembrava!) ci portano sulla terza vetta di oggi, il Monte Covreto (1595 m), dove rimaniamo molto poco perché il forte vento non permette di prolungare la permanenza… il tempo di scattare qualche foto e poi giù, di nuovo verso la vetta del Monte Corbaro (1545 m). Salutiamo anche il Monte Corbaro e scendiamo, sempre sullo stesso ripido versante, fino al Passo Fontanarossa (1394 m). Qui prendiamo a sinistra in direzione “Monterecchio” dove arriviamo in poco tempo. Monterecchio (1350 m) è un piccolo e grazioso abitato di poche case che “emergono” dalla neve… davvero bellissimo! Piccola sosta fotografica; mangiamo anche una barretta e poi, su comoda e ampia mulattiera, scendiamo e arriviamo, in circa 40 minuti, fino alla chiesetta del Passo della Forcora (1190 m). Un percorso ad anello stupendo, panoramico e molto soddisfacente… un grandioso ritorno in montagna!
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 4 tappe in modo che le immagini e la descrizione possano risultare chiare e complete. Buona visione. (P.S. se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita).
Prima tappa : dalla chiesetta del Passo della Forcora al Monte Sirti

Chiesetta al Passo della Forcora 
Si inizia a salire… 
… 
Ciao!! 
Panorama tra gli alberi 
Sul Monte Sirti… 
….. 
E ora…. 
… si prosegue
Seconda tappa : verso il Monte Corbaro (o Sasso Corbaro) e panorama dalla vetta

Si prosegue… 
… 
Ciao!! 
Ancora qualche foto… 
Si sale… 
… 
Siamo in vetta!! 
Monte Corbaro (o Sasso Corbaro) 
Stupendo panorama… 
…. 
Ciao!! 
Bellissimo!
Terza tappa : verso il Monte Covreto e panorama dalla vetta

Verso il Monte Covreto… 
…. 
Si sale!!! 
Fra piccolino! 
Panorama stupendo! 
Ciao Fra! 
Spettacolo! 
…. 
Ciao… con il vento forte!
Quarta tappa : discesa, passando per il piccolo abitato di Monterecchio

Scendiamo dal Monte Covreto 
Di nuovo sul Monte Corbaro 
Piccolo abitato di Monterecchio… 
…. 
… 
Salutiamo questo bellissimo posto!
Ed ecco qui i nostri selfie…
L’ assenza, a volte, diventa mancanza e la mancanza può manifestarsi come la più forte presenza. Ma quando tutto torna al suo posto, quella stessa mancanza svanisce ed è quella stessa presenza a riprendersi il posto che è sempre stato suo di diritto.





