RIALE (VAL FORMAZZA) e SALECCHIO (VALLE ANTIGORIO) 9 OTTOBRE / 10 OTTOBRE 2021
Riale è un piccolo borgo alpino che nasce direttamente ai piedi della Diga del Lago di Morasco, in Val Formazza, una delle valli della Val d’ Ossola nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (VCO), a nord del Piemonte — (IN CAMPER) —
Salecchio (Superiore e Inferiore) e Case Francoli sono Villaggi Walser costruiti in passato sui pendii delle montagne della Valle Antigorio, una delle valli della Val d’ Ossola nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (VCO), a nord del Piemonte. Poco distante si trova anche l’ Alpe Vova, un alpeggio posto al centro di una immensa vallata. Questi borghi antichi si raggiungono da Passo, frazione di Premia — (IN CAMPER) —
INDICAZIONI STRADALI dalla Statale del Sempione prendere l’ uscita ‘Crodo’; da qui seguire le indicazioni ‘Baceno/Val Formazza’. Alla fine del paese di Baceno, in corrispondenza del bivio, seguire per ‘Cascata del Toce’. La strada è sufficientemente ampia, anche sugli ultimi tornanti (in quest’ ultimo tratto la mole del camper potrebbe creare qualche difficoltà nelle curve a gomito… prestare attenzione!) Superata la Cascata del Toce, proseguire per circa 2 km fino al piccolo abitato di Riale e poi fino ai piedi della Diga del Lago di Morasco, dove è presente un’ area sosta camper (a pagamento) provvista di scarico acque e alcune colonnine per l’ elettricità (poche e solo in determinati punti del parcheggio). (P.S. noi abbiamo sempre pagato il parcheggio; questo weekend non è passato nessuno a “riscuotere”; l’ area sosta camper è “stagionale”, quindi deduco che la stagione sia finita, anche se rimane la possibilità di parcheggiare il camper). Il secondo giorno, per arrivare a Passo, scendere da Riale e proseguire sulla provinciale fino alla frazione Passo (frazione di Premia), dove c’ è un parcheggio sterrato (non a pagamento), in prossimità dell’ inizio del percorso che porta a Salecchio (indicato da un cartello).
9 OTTOBRE 2021 Lago dei Sabbioni da Riale
Il Lago dei Sabbioni è un bacino artificiale ed è il più importante serbatoio d’ acqua della Val Formazza. E’ lungo 300 metri e alto 60 metri. Nasce tra splendide montagne che ne costituiscono la giusta cornice… tra queste primeggia la Punta d’ Arbola che si specchia lungo la superficie dellle sue acque. Il Lago dei Sabbioni fu ottenuto sbarrando un immenso pianoro con la Diga del Sabbione, inaugurata nel 1953.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (primo giorno) è così composto : partenza dall’ area sosta camper di Riale – Lago di Morasco (fino alla fine del versante a destra della diga) – Piana del Bettelmatt – Rifugio Città di Busto – Piano dei Camosci – Diga del Lago dei Sabbioni – versante a destra della Diga del Lago dei Sabbioni – Piano dei Camosci – Rifugio Città di Busto – Piana del Bettelmatt – Lago di Morasco – inizio del Lago di Morasco – ritorno all’ area sosta camper di Riale
ALTITUDINE DI PARTENZA 1740 m (Riale) ALTITUDINE MASSIMA 2520 m (Lago dei Sabbioni) DISLIVELLO 950 m circa (solo in salita e considerando anche le 2 importanti perdite di quota) DIFFICOLTA’ facile fino alla Piana del Bettelmatt; medio il resto del percorso (alcuni tratti sono piuttosto ripidi e impegnativi); medio/difficile per la lunghezza dell’ intero percorso LUNGHEZZA DEL PERCORSO 24 km circa (tutto il percorso, andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna, anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso è facile fino alla Piana del Bettelmatt; la difficoltà è media per tutto il resto del percorso (per alcuni tratti ripidi e impegnativi), per il dislivello e per la lunghezza complessiva.
Finalmente un weekend di bel tempo!! Partiamo per la Val Formazza… arriviamo a Riale e sabato mattina siamo già in partenza dall’ area sosta camper, sotto la Diga del Lago di Morasco (1740 m). Raggiungiamo la Diga del Lago di Morasco (1815 m) e percorriamo tutto il versante del Lago a destra della Diga. Alla fine del Lago di Morasco saliamo lungo il percorso che arriva diretto alla Piana del Bettelmatt (in alternativa si può prendere a destra e seguire i tornanti, che noi faremo al ritorno). La ripidità si fa già sentire e ci accompagna fino alla Piana del Bettelmatt e all’ Alpe Bettelmatt (2100 m). Piccola sosta e poi, dopo aver superato le baite dell’ alpeggio, saliamo a sinistra. La ripidità è ancora più accentuata e, a tratti, toglie il fiato. Un ultimo sforzo ed eccoci… siamo al principio di una immensa e bellissima vallata, il Piano dei Camosci (2480 m)…. in alto a sinistra si vede anche il Rifugio Città di Busto (2490 m). Proseguiamo tra la nebbia e le nuvole basse, in un silenzio quasi surreale… sembra quasi di camminare in una valle “incantata… esattamente quella delle favole o di quei documentari che parlano di luoghi nascosti e dimenticati”. Di solito la Diga del Sabbione è già visibile da qui… ma oggi no… in questo momento la visibilità è scarsissima… poche decine di metri. Alla fine del Piano dei Camosci scendiamo lungo un ampio sentiero che, con alcuni saliscendi, ci porta ad un bivio. A destra si prende già quota per il Lago dei Sabbioni (percorso più comodo); a sinistra si perde ancora quota e ci si trova ai piedi della Diga. Noi decidiamo di scendere a sinistra… e così ci aspetta l’ ultimo tratto di percorso molto ripido per riguadagnare quota! Ultimo strappo… ci siamo! Siamo sulla Diga del Sabbione (2490 m) e lo sguardo è calamitato al Lago dei Sabbioni!! Spettacolare… nonostante la nebbia e le nuvole!! Percorriamo tutta la Diga e cerchiamo vari punti panoramici (2520 m) mentre il cielo, piano piano, diventa sempre più azzurro e il sole inizia a farsi tiepido al centro del cielo. Anche la Punta d’ Arbola, in un primo tempo coperta dalle nuvole, si svela in tutta la sua bellezza! Foto su foto…. il cellulare scatta da solo… piccola pausa pranzo… altre foto e poi ripercorriamo la Diga e proseguiamo un po’ lungo il versante a destra della Diga (2520 m). In ogni punto, e quasi ad ogni metro percorso, ci fermiamo ad ammirare la bellezza e lo splendore di questo luogo incredibilmente bello e unico! Il tempo mantiene, ma non per molto e, infatti, ecco di nuovo nebbia e nuvole. Torniamo all’ inizio della Diga, salutiamo il Lago dei Sabbioni e ci prepariamo a scendere. Prendiamo il sentiero che dalla Diga del Sabbione prosegue a sinistra, rimanendo per un po’ in quota. Poi si scende e arriviamo così ad intercettare il bivio dell’ andata e poi i tornanti ampi e un po’ ripidi ci riportano al Piano dei Camosci (2480 m). Qualche altra foto, approfittando dei pochi momenti in cui nebbie e nuvole si diradano e poi, passando sotto il Rifugio Città di Busto (2490 m), arriviamo “ad attaccare” la ripida discesa verso l’ Alpe Bettelmatt e la sua immensa piana (2100 m). Ormai le nebbie coprono tutto! Scegliamo di scendere lungo i tornanti ampi e comodi, anche se allunghiamo un po’, ma almeno proseguiamo più spediti e defatichiamo un po’ le gambe. Eccoci al Lago di Morasco (1815 m)… completamente avvolto da nuvole basse e nebbia e, in breve, torniamo all’ area sosta camper di Riale (1740 m). Giornata stupenda… “da incorniciare”… nonostante le nuvole e la nebbia!
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 4 tappe in modo che la descrizione e le immagini possano risultare più chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : Lago di Morasco e salita verso la Piana del Bettelmatt

Diga del Lago di Morasco 
Lago di Morasco… 
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Ciao!! 
Salita verso il Bettelmatt 
Il Lago di Morasco dall’ alto 
Saliamo ancora 
Il rio Gries e la PIana del Bettelmatt 
Vista verso il Passo del Gries 
Alpe Bettelmatt
Seconda tappa : Rifugio Città di Busto e Piano dei Camosci

Rifugio Città di Busto… 
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Punta dei Camosci e Piano dei Camosci… 
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Verso la Diga… 
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Diga del Sabbione… 
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Terza tappa : Lago dei Sabbioni

Lago dei Sabbioni…. 
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Stupendo!!!…. 
Ciao! 
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Spettacolo!!! 
La punta d’ Arbola “domina” la scena 
Ciao! 
Versante a destra della Diga… 
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Bellissimo!!
Quarta tappa : discesa lungo lo stesso percorso

Di nuovo al Piano dei Camosci… 
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Nebbia e nuvole… 
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Punta dei Camosci 
Il panorama “esce” dalle nuvole 
Rifugio Città di Busto 
Discesa tra nebbia e nuvole fino al Lago di Morasco
Alcuni luoghi nascono e si trovano in una realtà talmente unica e bella da non sembrare quasi reale… e allora per assorbire e imprimersi quella bellezza, quell’ armonia di forme, quella danza di colori e luci bisogna solo restare in ammirazione. Ma non è sufficiente guardare con gli occhi… se ne perderebbe la vera essenza…. bisogna arrivare a guardare e ad ammirare anche con l’ anima…. ma non finisce qui….
10 OTTOBRE 2021 Salecchio Inferiore, Salecchio Superiore, Case Francoli e Alpe Vova da Passo (frazione di Premia)
Salecchio è stato un insediamento walser di circa 700 anni fa. Nonostante faccia parte di un lontano passato, ne resta testimonianza attraverso i resti di quelle che un tempo erano le abitazioni della popolazione walser. I suoi antichi abitanti provenivano dal vallese e costruirono una comunità autosufficiente che basava il proprio sostentamento sulla pastorizia e sull’ agricoltura. Le sue frazioni sono 4 : Salecchio Inferiore, Salecchio Superiore, Case Francoli e Morando. L’ abbandono definitivo di questo insediamento è avvenuto nel 1966. Oggi restano le case (molte delle quali ristrutturate e adibite al turismo estivo), i forni (non più in uso) e gli edifici religiosi. Poco distante si trova l’ Alpe Vova, una immensa vallata circondata da alte e bellissime montagne, che ospita un alpeggio e un piccolo nucleo di abitazioni.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (secondo giorno) è così composto : partenza da Passo – Salecchio Inferiore – Salecchio Superiore – Case Francoli – località I Motti – Alpe Vova – località I Motti – Case Francoli – Salecchio Superiore – ritorno a Passo.
ALTITUDINE DI PARTENZA 790 m (Passo) ALTITUDINE MASSIMA 1600 m (I Motti) DISLIVELLO 950 m circa (solo in salita e contando la perdita di quota per l’ Alpe Vova di 100 m) DIFFICOLTA’ media per la lunghezza dell’ intero percorso LUNGHEZZA DEL PERCORSO 20 km circa (tutto il percorso, andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso è facile perché presenta una buona parte su asfalto e ampia e comoda mulattiera; la difficoltà sta nella lunghezza e nel dislivello. E’ possibile decidere di compiere solo una parte del percorso… è comunque tutto molto bello e interessante.
Ci svegliamo in una Riale soleggiata, ma molto molto ventosa. Decidiamo di scendere a Passo (790 m) (frazione di Premia), dove il vento è assente, il cielo sereno e un bellissimo sole. Parcheggiamo in prossimità dell’ inizio del percorso per Salecchio (indicato da un cartello). Saliamo su tornanti in asfalto, comodi ma con ripidità costante. Attraversiamo la galleria (circa 315 m) scavata nella montagna. (ATTENZIONE : la galleria non è illuminata, ricordatevi di portare una torcia!) Nell’ ultimo tratto si possono “tagliare” alcuni tornanti, procedendo su brevi direttissime nel bosco, fino ad arrivare a Salecchio Inferiore (1320 m). Abitazioni abbandonate, altre in ristrutturazione e una chiesa costituiscono questa piccola frazione walser. Proseguiamo oltre la chiesa e oltre le ultime costruzioni e saliamo su sentiero sempre comodo, ma un po’ ripido; passiamo una piccola cappella e arriviamo a Salecchio Superiore (1530 m). Il nucleo abitativo è più grande e più “attivo” e, sicuramente, più abitato (almeno nella stagione estiva). Camminiamo tra le case, i colori dei fiori esposti sui piccoli balconcini, il panorama stupendo sulle montagne; scattiamo tantissime foto e poi proseguiamo oltre. In breve arriviamo anche a Case Francoli (1570 m)… un piccolo abitato molto grazioso e molto caratteristico. Cerchiamo un posto isolato dove mangiare e poi, in prossimità del cartello che indica l’ Alpe Vova, scendiamo nel bosco per poi risalire verso la località I Motti (1600 m). Da lì prendiamo l’ ampia e comoda mulattiera che scende verso l’ Alpe Vova (1500 m)… una immensa piana con al centro un bellissimo ponte di legno. Camminiamo tra le poche case, ammirando tutte le montagne circostanti e poi ci prepariamo a tornare indietro, lungo lo stesso percorso dell’ andata. Quindi raggiungiamo di nuovo I Motti (1600 m), Case Francoli (1570), Salecchio Superiore (1530 m) dove ci fermiamo per una pausa-barretta. Lasciamo Salecchio Superiore e, lungo la strada per Salecchio Inferiore in prossimità del cartello che indica ‘Passo’, prendiamo a sinistra e scendiamo senza passare per Salecchio Inferiore. Intercettiamo la strada asfaltata che, seguendo i numerosi tornanti (passando di nuovo per la galleria “non illuminata”), ci riporta a Passo (790 m). Un’ altra stupenda giornata in montagna… con il valore aggiunto della storia, del passato e di quel tocco di arte che abbelliscono un paesaggio di per sé già unico e interessante.
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 4 tappe, in modo che la descrizione e le immagini possano risultare più chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : salita a Salecchio Inferiore

Si parte! 
Galleria non illuminata 
Direttissima a destra nel bosco 
Quasi a Salecchio 
Salecchio Inferiore… 
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Seconda tappa : salita a Salecchio Superiore

Verso Salecchio Superiore 
Salecchio Superiore… 
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Tipiche case walser… 
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Ciao! 
Panorama
Terza tappa : Case Francoli e Alpe Vova

Case Francoli… 
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Località I Motti 
Alpe Vova…. 
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Baite all’ Alpe Vova 
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Salutiamo l’ Alpe Vova
Quarta tappa : ritorno lungo lo stesso percorso dell’ andata

Di nuovo Case Francoli… 
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Proseguiamo 
Di nuovo a Salecchio Superiore
La verità è che per fare qualunque cosa serve la semplicità. La semplicità è l’ essenza della vita. La vita è bella nella sua semplicità.