VAL CAIRASCA (VAL DIVEDRO) E GIARDINO GLACIALE DI URIEZZO 3 GIUGNO / 4 GIUGNO 2023
L’ Alpe Veglia si trova in Val Cairasca, “braccio laterale” della Val Divedro, una delle valli della Val d’ Ossola, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (VCO), a nord del Piemonte. iL Gardino Glaciale di Uriezzo si trova tra le cittadine di Premia, Uriezzo e Baceno. — (IN CAMPER) —
INIDICAZIONI STRADALI procedere sulla Statale del Sempione verso il confine italo-svizzero e uscire a Varzo; da Varzo seguire per ‘San Domenico’ (dove si trova anche la stazione sciistica di San Domenico Ski). Passata la seggiovia di San Domenico, proseguire verso Pontecampo (circa 2 km dopo), dove si parcheggia in un’ ampia area sterrata ed erbosa (parcheggio a pagamento). Fino a San Domenico la strada è ampia e non crea problemi alla guida del camper; da San Domenico a Pontecampo la strada si restringe parecchio e alcuni tratti sono disconnessi, con 2 cunette da fare al rallentatore (non è una zona frequentata dai camper). Il giorno dopo ci siamo spostati a Premia; si trova scendendo sulla Statale del Sempione e uscendo a ‘Crodo’; da Crodo si prosegue fino a Premia e da qui si scende sulla strada (un po’ stretta) che segna uno degli ingressi (“ingresso di Premia”) per gli Orridi e le Marmitte dei Giganti (l’ unico ingresso raggiungibile con il camper e con un parcheggio adatto anche ai camper – 10/12 posti non a pagamento).
3 GIUGNO 2023 giro dela Piana dell’ Alpe Veglia e Laghi della Piana
L’ Alpe Veglia è una bellissima conca al centro delle montagne, su cui si impone il bellissimo Monte Leone (il Re di Veglia). Si trova all’ interno del Parco Naturale Devero-Veglia ed è raggiungibile solo nella stagione calda (la neve e il ghiaccio ne impediscono la salita). I Laghi della Piana di Veglia sono 3 : Lago delle Fate, Lago dei Maghi e Lago delle Streghe.
CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (primo giorno) è così composto : partenza da Pontecampo – ingresso Alpe Veglia – ponte sul rio Cianciavero – abitato di Cianciavero – località Aione – Lago delle Fate – Laghetto dei Maghi – Lago delle Streghe – ritorno alla località Aione – località Isola – località Cornù – Cascata della Frua – ponte sul rio Cianciavero – ingresso Alpe Veglia – ritorno a Pontecampo
ALTITUDINE DI PARTENZA 1320 m (Pontecampo) ALTITUDINE MASSIMA 1830 m (Lago delle Streghe) DISLIVELLO 510 m (solo in salita) DIFFICOLTA’ facile (media solo per la lunghezza) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 16, 5 km circa (tutto il percorso andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’ in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)
CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna anche questo va affrontato con il giusto allenamento e con la giusta attenzione. Questo percorso non presenta particolari difficoltà, a parte la lunghezza.
Oggi siamo all’ Alpe Veglia! Partiamo da Pontecampo (1320 m) e, su comoda e ampia sterrata (alcuni tratti ripidi), arriviamo alla Cappella del Groppallo e, subito dopo, all’ Ingresso dell’ Alpe Veglia. Piccola sosta al Ponte sul rio Cianciavero… oggi il Monte Leone è nascosto dalle nuvole! Entriamo nella Piana dell’ Alpe Veglia (1740 m) ed eccoci a Ciancavero, un piccolo abitato di poche e caratteristiche case in stile alpino. Proseguiamo sulla sterrata al centro della Piana, che ci porta alla località Aione, dove mangiamo il panino. Una scritta su una roccia indica “Laghi”… la seguiamo salendo a sinistra. Il percorso adesso è su sentiero, ma non presenta nessuna difficoltà. Arriviamo prima al Lago delle Fate (1780 m)… un bel laghetto circondato da alti alberi affusolati; passiamo per un altro piccolissimo laghetto, io lo chiamo il Laghetto dei Maghi; infine eccoci al lago più conosciuto, il Lago delle Streghe (1830 m)… stupendo! Foto su foto e poi torniamo alla Piana di Veglia (località Aione), passando di nuovo per i primi due laghi. Da qui prendiamo a sinistra e passiamo su 2 ponti (località Isola) e poi arriviamo alla località Cornù, dove inizia a piovigginare. Breve sosta alla Cascata della Frua, in piena di acqua, e poi torniamo al principio della Piana dei Veglia, passiamo nuovamente sul Ponte sul rio Cianciavero e poi giù fino a Pontecampo (1320 m). Giornata splendida in un ambiente che è sempre superlativo!
Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 3 tappe, in modo che la descrizione e le immagini risultino chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.
Prima tappa : da Pontecampo a Cianciavero












Seconda tappa : Lago delle Fate, Laghetto dei Maghi e Lago delle Streghe












Terza tappa : da Aione alla Cascata della Frua e discesa lungo lo stesso percorso della salita









4 GIUGNO 2023 GIARDINO GLACIALE DEGLI ORRIDI DI URIEZZO E DELLE MARMITTE DEI GIGANTI
Il Giardino Glaciale degli Orridi di Uriezzo e delle Marmitte dei Giganti di Maiesso è un parco disegnato e modellato dall’ azione del fiume Toce dopo l’ ultima glaciazione. Camminare in questo parco è come fare “un salto indietro nel tempo” di oltre 10 000 anni!
CARATTERISTICHE il percorso di oggi prevede una camminata “nel passato” che parte dalla Chiesetta di Santa Lucia (a Premia), raggiunge prima le Marmitte dei Giganti, poi l’ Orrido Sud (attraversamento completo) e, infine, il ponte sopra l’ Orrido di Balmasurda.
CONSIGLI bellissima camminata (partenza dalla Chiesetta di Santa Lucia a Premia), con dislivello molto contenuto (circa 100 m), non lunga e priva di particolari difficoltà (l’ interno dell’ Orrido Sud è molto umido e presenta acqua sul percorso, che si trasforma in piccoli “fiumiciattoli” dopo piogge intense; a volte l’ acqua cade anche dall’ alto! All’ interno dell’ orrido sono presenti delle scale di ferro. — Le Marmitte dei Giganti sono visibili dal ponte; è possibile avvicinarsi di più, proseguendo oltre il ponte (a proprio rischio e pericolo perché le rocce possono risultare scivolose e pericolose!).
Il GIARDINO GLACIALE DEGLI ORRIDI E DELLE MARMITTE si trova alla confluenza delle Valli Antigorio e Devero, alla presenza del fiume Toce e del torrente Devero. In 3 km (da Premia a Verampio) il Toce scende di ben 160 m, attraversando gole e forre e “modellando” la roccia in composizioni quasi “artistiche”.
UN SALTO INDIETRO NEL PASSATO….
L’ Era Quaternaria è stata contraddistinta da diverse glaciazioni alternate a periodi più miti. L’ ultima glaciazione (chiamata “Wurm”) è iniziata circa 120 000 anni fa e durata fino a 15 000 anni fa. In quest’ ultimo periodo il riscaldamento del clima portò alla fusione dei ghiacciai e al loro successivo ritiro. Di questi ghiacciai restano importanti testimonianze della loro presenza nel paesaggio stesso nei fenomeni morfologici degli Orridi e delle Marmitte dei Giganti.
Le Marmitte dei Giganti di Maiesso
Nella località Maiesso (552 m) le acque scorrono in un tratto di percorso che viene scavato tra le rocce e le cavità circolari che rendono l’ ambiente davvero suggestivo! Lo strato roccioso che affiora è definito “Elemento 0” ed è l’ elemento tettonico più profondo di tutte le Alpi.
Qui di seguito le foto delle Marmitte dei Giganti…
Gli Orridi di Uriezzo
Gli Orridi di Uriezzo sono alte e profonde incisioni che il fiume Toce ha scavato nella roccia. Si presentano come delle “stanze” di pareti rocciose lisce o coperte da vegetazione. Ci sono 3 orridi : l’ Orrido Sud, il più spettacolare (lungo 250 m, profondo da 20 a 30 m); l’ Orrido nord-est (lungo 100 m); l’ Orrido Ovest (lung0 150 m). Un quarto orrido è l’ Orrido di Balmasurda (visibile dall’ omonimo ponte, posto ad un’ altezza di 50 m).
Qui di seguito le foto dell’ Orrido Sud…
Qualche foto dell’ Orrido di Balmasurda dal ponte…
Stupendo weekend… tra natura e storia. Un weekend sicuramente da ricordare.

























