Alpe Veglia Lago d’ Avino Giro della Piana

VAL CAIRASCA (VAL DIVEDRO) 23 OTTOBRE / 24 OTTOBRE 2021

L’ Alpe Veglia si trova in Val Cairasca, considerata il “braccio laterale” della Val Divedro che appartiene alla Val d’ Ossola. Si trova nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (VCO), a nord del Piemonte –(IN CAMPER) —

INDICAZIONI STRADALI procedere sulla Statale del Sempione verso il confine italo-svizzero e uscire a Varzo; da Varzo seguire per “San Domenico” (dove si trova anche la stazione sciistica di “San Domenico Ski”). Passata la seggiovia di San Domenico, proseguire verso Pontecampo (circa 2 km dopo), dove si parcheggia in un’ ampia area sterrata ed erbosa. Fino a San Domenico la strada è sufficientemente ampia e non crea problemi alla guida del camper (solo alcuni restringimenti e alcuni tornanti da percorrere); da San Domenico a Pontecampo la strada si restringe notevolmente e alcuni tratti sono disconnessi… procedendo lentamente con molta attenzione noi non abbiamo avuto problemi con il camper (non è una zona frequentata dai camper). Il parcheggio è a pagamento.

23 OTTOBRE 2021 Salita al Lago d’ Avino e Piana d’ Avino

Il Lago d’ Avino è un lago artificiale che si trova direttamente “ai piedi” del Monte Leone, la cui imponente parete rocciosa occupa quasi tutto un versante del lago. Si trova nella Piana d’ Avino… una bellissima e immensa piana arricchita dalla presenza di piccoli specchi d’ acqua “effimeri”. Il panorama che si ammira dal lago è di una bellezza unica.

CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (primo giorno del weekend) è così composto : partenza da Pontecampo – ingresso dell’ Alpe Veglia – ponte sul Rio Cianciavero – abitato di Cianciavero – Marmitte dei Giganti – bivio (“ripido/facile”) – direttissima “ripida” – Diga del Lago d’ Avino – Piana d’ Avino – Diga del Lago d’ Avino – “via facile” – bivio (“ripido/facile”) – Marmitte dei Giganti – abitato di Cianciavero – ponte sul Rio Cianciavero – ingresso dell’ Alpe Veglia – ritorno a Pontecampo

ALTITUDINE DI PARTENZA 1320 m (Pontecampo) ALTITUDINE MASSIMA 2330 m (Piana d’ Avino) DISLIVELLO 1050 m (solo in salita) DIFFICOLTA’ medio/facile fino alle Marmitte dei Giganti; difficile la “via ripida” dopo il bivio (per la ripidità molto accentuata e la presenza di neve ghiacciata); medio/difficile la “via facile” (per la presenza di neve ghiacciata); media per la lunghezza del percorso LUNGHEZZA DEL PERCORSO 19 km circa (tutto il percorso, andata e ritorno) (tenete presente che i pedometri “perdono un po’” in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)

CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna, anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso è piuttosto impegnativo e presenta diverse difficoltà : dopo le Marmitte dei Giganti, al bivio, si incontra una pietra che riporta la scritta “ripido” a sinistra – “facile” a destra / la via “ripida” (da noi fatta in salita) è molto ripida e la presenza di neve ghiacciata la rende ancora più impegnativa; la “via facile” (da noi fatta in discesa) è meno ripida ma la presenza di neve ghiacciata la rende impegnativa; da considerare anche la lunghezza dell’ intero percorso.

Finalmente oggi riusciamo a fare un percorso che avevamo in mente da un po’ di tempo… il Lago d’ Avino a Veglia!! Sabato mattina ci svegliamo molto presto e… si parte!! Da Pontecampo (1320 m), superato il ponte, saliamo a destra lungo la “direttissima” che evita i primi tornanti e, dopo poco, torna ad intercettare la gippabile ampia e comoda (che può essere percorsa da subito proseguendo dritti dopo il ponte). I lunghi tornanti (ampi, comodi ma con ripidità costante) ci portano prima alla Cappella del Groppallo, poi all’ ingresso dell’ Alpe Veglia (1730 m) e al ponte sul Rio Cianciavero con spettacolare vista sul Monte Leone. All’ inizio della Piana dell’ Alpe Veglia ci dirigiamo verso il piccolo abitato di Cianciavero (1750 m) e, superato questo, un sentiero comodo (solo alcuni tratti più stretti e un piccolo ponte di tronchi di legno da superare) ci porta alle Marmitte dei Giganti (1850 m). Le affianchiamo salendo costantemente di quota e, dopo circa 1 km, siamo al bivio segnato da una grossa pietra che riporta, in modo un po’ sbiadito, la scritta “ripido” a sinistra e “facile” a destra (2000 m). Decidiamo di prendere la via ripida e diretta che si dimostra da subito molto ripida, molto esposta e molto impegnativa, anche a causa della neve ghiacciata in parecchi tratti! Ultimo strappo… ultimo sforzo… siamo alla Diga del Lago d’ Avino (2245 m)!! Inizia lo spettacolo!!!… davanti a noi uno specchio d’ acqua che, anche se non ha una portata eccessiva, è bellissimo!… alziamo gli occhi ed eccolo… il Monte Leone in tutto il suo splendore, che occupa quasi un’ intero versante del Lago d’ Avino!!… a sinistra un’ immensa piana, la Piana d’ Avino e intorno alte e imponenti montagne!! Non so dove guardare prima… cerco di assorbire il più possibile di quella bellezza ma la verità è che gli occhi faticano a realizzare uno spettacolo dagli effetti davvero speciali! Costeggiamo il lago a sinistra della diga e, dopo aver scattato foto su foto, cerchiamo un posticino dove mangiare mentre ammiriamo il Monte Leone. Proseguiamo poi nella Piana d’ Avino (2330 m) attirati dai suoi vari specchi d’ acqua… dal più piccolo al più grande… il Monte Leone si specchia in tutti! E’ difficile salutare un posto così unico ma è arrivato il momento di scendere. Attraversiamo la diga e ci portiamo nel versante della “via facile” che, però, inizia con un primo tratto esposto e attrezzato con alcune funi che ci porta ad un belvedere sul versante opposto del lago… bellissimo!! Salutiamo il Lago d’ Avino e il Monte Leone e ci apprestiamo a scendere lungo la “via facile”… è meno ripida di quella in salita e presenta diversi tornanti che “alleggeriscono” un po’ la ripidità, ma nel primo tratto il sentiero presenta neve ghiacciata che rende la discesa impegnativa. Affianchiamo Pian Cucco e scendiamo in direzione del bivio con la pietra “ripido/facile” (2000 m) e da lì la discesa è molto più tranquilla fino alle Marmitte dei Giganti (1850 m), dove facciamo una pausa fotografica e una pausa-barretta. Proseguiamo su comodo sentiero fino a Cianciavero (1750 m) e poi salutiamo l’ Alpe Veglia. Passiamo il ponte sul Rio Cianciavero, l’ ingresso dell’ Alpe Veglia (1730 m), la Cappella del Groppallo e poi giù fino a Pontecampo (1320 m). Giornata incredibile…. bellissima, impegnativa, luoghi stupendi, panorami indimenticabili, emozioni uniche… una giornata che difficilmente scorderò… molto difficilmente.

Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 4 tappe, in modo che la descrizione e le immagini possano risultare chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.

Prima tappa : salita all’ Alpe Veglia, ponte sul Rio Cianciavero e Marmitte dei Giganti

Seconda tappa : Lago d’ Avino e Monte Leone

Terza tappa : Piana d’ Avino e i suoi piccoli specchi d’ acqua

Quarta tappa : discesa con sosta alle Marmitte dei Giganti

Impegno e fatica… orgoglio e soddisfazione… e poi tanta bellezza e armonia… uno stupendo e unico modo per ritrovare me stessa…. ma non finisce qui…

24 OTTOBRE 2021 Giro del foliage nella Piana dell’ Alpe Veglia… Cascata della Frua, Cascata del Rio Mottiscia, Lago delle Fate, Lago dei Maghi e Lago delle Streghe

Il foliage è un fenomeno unico… è l’ autunno che dipinge con tiepide tinte e caldi colori ogni ambiente che raggiunge e in montagna significa amplificare la bellezza di luoghi già bellissimi! Il giro della Piana dell’ Alpe Veglia raggiunge diverse “tappe”… cascate, laghi e piccoli abitati… uno più bello dell’ altro. La Cascata della Frua è un’ imponente salto d’ acqua visibile anche dal percorso; la Cascata del Rio Mottiscia è alla fine della Piana e si raggiunge con un’ “aggiunta” al classico percorso del giro della Piana (qui si trova anche la “sorgente ferruginosa che “colora” l’ acqua vicina di rosso!); il Lago delle Fate è il primo laghetto, circondato da alti e affusolati alberi; il Lago dei Maghi è un piccolissimo specchio d’ acqua tra gli altri due; il Lago delle Streghe è il più conosciuto e, nelle giornate di vento calmo, diventa un limpido specchio!

CARATTERISTICHE il mio percorso di oggi (secondo giorno del weekend) è così composto : partenza da Pontecampo – ingresso dell’ Alpe Veglia – ponte sul Rio Cianciavero – Cascata della Frua – località Cornù – Cascata del Rio Mottiscia – località Cornù – località Isola – Lago delle Fate – Lago dei Maghi – Lago delle Streghe – Lago dei Maghi – Lago delle Fate – piccolo abitato di Cianciavero – ponte sul Rio Cianciavero – ingresso dell’ Alpe Veglia – ritorno a Pontecampo.

ALTITUDINE DI PARTENZA 1320 m (Pontecampo) ALTITUDINE MASSIMA 1830 m (Lago delle Streghe) DISLIVELLO 600 m (solo in salita) DIFFICOLTA’ facile (media per la lunghezza del percorso) LUNGHEZZA DEL PERCORSO 14 km circa (tutto il percorso ad anello) (tenete presente che i pedometri perdono un po’ in salita e in discesa; io aggiungo il 10% circa al conteggio finale)

CONSIGLI come tutti i percorsi in montagna, anche questo va affrontato con il giusto allenamento fisico e con la giusta attenzione. Questo percorso è facile; considerate solo la lunghezza e alcuni tratti un po’ più ripidi (anche lungo la gippabile che da Pontecampo porta all’ Alpe Veglia).

Inizia il secondo giorno del weekend… e inizia piuttosto presto! Partiamo sempre da Pontecampo (1320 m) e, seguendo la gippabile ampia e comoda anche se a tratti ripida, ci troviamo prima all’ ingresso dell’ Alpe Veglia (1730 m), poi al ponte sul Rio Cianciavero con stupenda vista sul Monte Leone. Da lì prendiamo a destra e attraversiamo l’ altro ponte in legno (più grande) e iniziamo il giro della Piana dell’ Alpe Veglia. Prima “tappa” alla Cascata della Frua, poi alle baite della località Cornù e da qui seguiamo il sentiero che va verso la cascata che si vede già molto bene, anche se lontana… la Cascata del Rio Mottiscia che presenta, tra le grosse pietre, anche la “sorgente dell’ acqua ferruginosa” (1800 m), indicata da una scritta su una di quelle pietre. La sorgente è un piccolo “rivoletto di acqua” che colora di rosso acceso le piccole pietre e l’ acqua vicine. Facciamo qui la nostra pausa-pranzo e poi scendiamo di nuovo alla località Cornù; procediamo verso la località Isola (1745 m) con il suo ponticello di legno nuovo. Lo superiamo, attraversiamo anche il successivo ponte e poi saliamo a destra per continuare il percorso in direzione dei laghi. Il primo lago che si incontra è il Lago delle Fate, con il suo bellissimo contorno di alberi alti e sottili che si specchiano nella sua acqua, oggi tanta e ad un livello piuttosto alto. Subito dopo incontriamo il secondo e piccolissimo specchio d’ acqua, il Lago dei Maghi, il meno conosciuto fra i tre. Saliamo ancora ed eccoci al Lago delle Streghe (1830 m)… acqua limpida e foliage al top! Facciamo tutto il giro, scattando tantissime foto e poi una piccola pausa prima di scendere. Ripercorriamo lo stesso itinerario dell’ andata fino a tornare alla Piana dell’ Alpe Veglia e, camminando lungo la sterrata al centro della Piana stessa, ci ritroviamo al piccolo abitato di Cianciavero. Salutiamo l’ Alpe Veglia e il Monte Leone e ci apprestiamo a scendere… ponte sul Rio Cianciavero, ingresso Alpe Veglia (1730 m) e poi giù fino a Pontecampo (1320 m). Un altro weekend è finito e noi portiamo a casa tante bellissime emozioni, tanta bellezza, tanta serenità e tanta gratitudine.

Qui di seguito potete trovare le foto di tutta la giornata. Ho diviso il percorso in 4 tappe, in modo che la descrizione e le immagini risultino chiare e complete. Buona visione. Consiglio : se volete, cliccate sulle miniature per aprire la slide ingrandita.

Prima tappa : salita all’ Alpe Veglia e ponte sul Rio Cianciavero

Seconda tappa : Cascata della Frua e Cascata del Rio Mottiscia

Terza tappa : Lago delle Fate e Lago dei Maghi

Quarta tappa : Lago delle Streghe e ritorno nella Piana dell’ Alpe Veglia

Le cose belle della vita vanno volute, desiderate e conquistate… ma si deve anche pensare e convincersi di meritarle.